Deceuninck-QuickStep, il general manager Patrick Lefevere ora è ufficialmente un “pensionato”
Un pensionato alla guida della squadra più vincente del ciclismo mondiale? Sì, proprio così. Il “vecchietto” in questione è Patrick Lefevere, general manager di quella Deceuninck-QuickStep che nel 2019 ha letteralmente fatto furore, vincendo corse su corse e confermandosi come una delle formazioni meglio attrezzate del World Tour. Il belga è intervenuto alla cerimonia di premiazione delle “Kristallen fiets” (i riconoscimenti stagionali del ciclismo della sua nazione), dove peraltro è stato premiato come dirigente dell’anno e dove ha visto i “suoi” Remco Evenepoel e Tim Declercq aggiudicarsi rispettivamente i premi di miglior corridore e miglior gregario.
Nell’occasione Lefevere si è preso la scena, confermando quel che già si era detto nelle scorse settimane. “Io il primo febbraio vado in pensione – le sue parole riportate da Het Nieuwsblad – È arrivato il momento in cui posso definirmi ufficialmente un pensionato, ho già dato abbastanza allo Stato belga”. Ma quindi si ritira anche dal ciclismo, magari per andare a osservare i cantieri in strada? No, niente di tutto questo: “È sicuramente possibile continuare a lavorare da pensionato e allo stesso tempo coltivare un hobby. Continuerò quindi a dirigere la Deceuninck-QuickStep, le gare non si sono ancora sbarazzate di me”.
Il quasi 65enne Lefevere ha ottenuto 68 vittorie con la sua formazione nella stagione su strada 2019, fra cui i Monumenti Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix, e mercoledì sera si è portato a casa la settima “bicicletta di cristallo” come miglior dirigente del ciclismo belga.
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